Marianne Olry e Stefano Poletti, sono i protagonisti della mostra, creatori di bijoux di'autore, termine che in francese supera la nostra distinzione tra monile e gioiello, il che è tanto più vero se riferito allo stile dei due artisti, entrambi,francesi (Poletti d'adozione, vivendo e lavorando in Francia dal 1983).
In questa occasione presenteranno una selezione delle loro collezioni, nate nei loro trent'anni di attività.
Le loro biografie sono diverse, così come la loro personalità, ma non poche sono le collaborazioni nel tempo, prevalentemente su progetti per l' alta moda francese (la prima per Thierry Mugler nel 1989).
Marianne ha una storia fatta di inquietudini e cambiamenti, fortemente emozionale. Da sempre la resina è la sua materia d'elezione, versatile duttile e cangiante, ideale per creare bijoux ispirati al mondo minerale: cristalli, sassi opalescenti, concrezioni marine, forme iridescenti che si trasformano con la luce.
Stefano segue un rigoroso percorso formativo come stilista e designer, legato da subito alla haute couture. Al rigore del progetto e dell'esecuzione affianca un'estrema libertà negli stili e nella scelta dei materiali , sempre coerenti e significanti per ciò che ogni sua collezione vuole raccontare: dietro ciascuna si nasconde infatti una storia o un'emozione.
Tra le sue fonti d'ispirazione il riferimento al mondo vegetale è una costante.
Parte integrante della mostra sono anche le foto di Pierre Chancy , che parlano del loro modo di lavorare e di essere attraverso le immagini.